venerdì 16 marzo 2007

Recensioni blues: Tommy Castro - Painkiller.

TOMMY CASTRO
Painkiller

Anno di pubblicazione: 2007
Label: Dixie Frog Records DFG 8617 / Blind Pig Records BPCD5111
Formato: CD

01. Love Don't Care
02. I'm Not Broken
03. Painkiller
04. Big Sister's Radio
05. A Good Fool Is Hard To Find
06. Err On The Side Of Love
07. I Roll When I Rock
08. If You Believe (In What You Do)
09. It's That Time Again
10. Goin' Down South
11. Lonesome And Then Some
12. It Ain't Easy Being Me.

Sito Ufficiale: www.tommycastro.com

Tommy Castro viene considerato da Carlos Santana “il futuro del blues”; un giudizio che trovo appropriato, in quando, dopo aver ascoltato molti suoi albums, il chitarrista e bluesman ha attinto un linguaggio meno filtrato e diluito rispetto a quelli di oggi; ha saputo fondere il blues del nord spigoloso e quello più ruvido del sud mischiandoli col rhythm’n’blues e rock, generi con cui è cresciuto ascoltandoli.
Gli esordi lo presentano con l’album autoprodotto dal vivo intitolato No Foolin’ (del 1993) pubblicato dalla label The Saloon Recordings, passando per Exception To The Rules (del 1996), Can’t Keep A Good Man Down (del 1997), Right As Rain (del 1999), Live At Filmore (del 2000) uscito nello stesso anno anche in formato DVD Video, The Essential Tommy Castro (del 2001), Soul Shaker (del 2005) e l’ultimo Painkiller, pubblicati tutti per la label Blind Pig Records. Mentre Guilty (del 2001) e Gratitude (del 2003) sono stati pubblicati per la label Dixie Frog Records.
Lo stile di Tommy Castro, è un buon equilibrio tra il blues moderno e ortodosso riguardo la chitarra e le profonde venature soul riguardo la sua voce con qualche tendenza lieve al rock sanguigno.
Painkiller è stato pubblicato il 30 gennaio 2007, ed è egregiamente prodotto da John Porter (che ha prodotto anche albums di artisti quali Taj Mahal, Keb Mo’, Santana, B.B. King, Elvis Costello e Buddy Guy).
Contiene dodici brani per la maggioranza composti da Tommy Castro, fatta eccezione per la potente A Good Fool Is Hard To Find, scritta da Albert Collins e per l’ultima If You Believe (In What To Do), scritta da Freddie King, dove qualche passaggio ricorda un altro importante bluesman Jimmy Reed.
Alle incisioni hanno partecipato: Randy McDonald al basso, Tony Stead alle tastiere, Chris Sandoval alla battera, Keith Crossan al sax tenore, oltre ad una serie di ospiti.
L’album è convincente anche se non apporta nulla di originale. È ben suonato e si ascolta con piacere.
Si possono trovare blues impregnati di soul e rock’n’roll, vedasi brani come la seconda traccia veloce e trainante I’m Not Broken; la settima traccia I Roll When I Rock, è più rock’n’roll con la partecipazione vocale della chitarrista bionda Bonnie Hayes; Painkiller; la title track ha elementi rock blusati.
Le canzoni dove partecipa la pianista e cantante Teresa James, sono Goin’ Down South dove suona il pianoforte, e canta in Err On The Side Of Soul, dall’andamento soul e nella notevole Big Sister’s Radio.
L’ultimo brano del lotto It Ain’t Easy Bein’ Me, è un blues delicato con il solo Tommy Castro alla chitarra e David “Dave” Maxwell al pianoforte.
Nelle già citate A Good Fool Is Hard To Find, partecipa come special guest il bluesman Coco Montoya alla chitarra, mentre If You Believe (In What To Do) c’è il contributo vocale da parte di Angela Strehli.
(Fonte tratta dal mensile Buscadero n. 288 - Marzo 2007).

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