lunedì 19 marzo 2007

Recensioni blues: Eric Gales - The Psychedelic Underground.

ERIC GALES
The Psychedelic Underground


Anno: 2007
Label: Provogue Records PRD72232 · Blues Bureau International 2055
Formato: CD

01. Rumble
02. I've Got Something On You
03. Day Of Reckoning
04. Pretty Lie
05. The Psychedelic Underground
06. Dark Corners Of My Mind
07. Wake Up Call
08. Honey In The Comb
09. Circling The Drain
10. Someday
11. Crossing The Line
12. Somebody Else's Problem.

Bisogna fare una premessa: tutto ciò che viene prodotto dalla chitarra di Eric Gales, non è rivolto agli amanti del rock-blues gentile e pulito nei suoni, ai ricercatori delle radici del blues.
Ogni nota proveniente da The Psychedelic Underground, ultimo album di questo chitarrista di colore, è una mazzata che lascia tramortito l'ascoltatore: spazia tra l’hard rock-blues e l'hard rock sanguigno. Il confine tra questi due generi musicali non viene rispettato, ma ascoltandolo si può percepire un miscuglio e una iversione di campo.
Eric Gales, proviene dal trio dei The Gales Bros., che già negli anni '90 il genere proposto era un hard rock-blues venato di funky. Come solista ha pubblicato The Eric Gales Band nel 1991, Eric Gales nel 1993, Picture Of A Thousand Faces nel 1993, Left Hand Brand nel nel 1995, That’s What I Am nel 2001 e Crystal Vision un anno fa.
Ma torniamo all'album in questione. La produzione, come è successo per il precedente Crystal Vision, è affidata a Mike Varney, il fondatore per chi non lo sa della label Shrapned Records (1990), una delle prime etichette discografiche statuintensi dedicate esclusivamente all'heavy metal. A questa particolarità, si aggiunge che che Varney è anche co-autore, insieme a Eric Gales, di ben dieci brani su dodici dell'album, si può ben comprendere che tipo di musica si può aspettare da The Psychedelic Underground.
I musicisti coinvolti in questo progetto sono gli stessi presenti sul precedente lavoro Crystal Vision, ovvero Thomas Pridgen alla batteria (ha partecipato con il trombettista Chistian Scott e con Keyshia Cole) e Steve Evans al basso (ha partecipato a molte incisioni, tra queste nell'album del chitarrista Pat Travers, P.T. Power Trio Volume 2).
A questi nomi si aggiungono con ruoli secondari: Mark Robertson alle tastiere (ha partecipato ai lavori di John West e Tony McAlpine, giusto per fare qualche nome), Jesse Bradman al coro (ha partecipato ad incisioni degli Nightranger Aldo Nova, Poison ed è anche titolare del trio Jesse's Powertrip).
Eric Gales, è un chitarrista mancino. Nell'album si impegna più a rendere roboanti con riff anfetaminici (da ascoltare l'iniziale Wake Up Call o la seconda I've Got Something On You oppure la title track) che proporre assoli di chitarra accattivanti e che coinvolgono. Talvolta in alcuni brani si percepiscono attraverso ritorneli tendenti al pop più aggressivo, ad es. la prima Rumble e l'ottava Honey In The Comb.
Nell'album ci sono anche brani che si distaccano dal resto delle canzoni: Someday e la dodicesima Someone Else's Problem.
In conclusione, un album destinato a chi ama il blues e l'hard rock aggressivo.
(Fonte tratta dal mensile Buscadero n. 288 - Marzo 2007).

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