sabato 17 marzo 2007

Recensioni blues: Sue Foley / Deborah Coleman / Roxanne Potvin - Time Bomb.

SUE FOLEY / DEBORAH COLEMAN / ROXANNE POTVIN
Time Bomb

Anno di pubblicazione: 2007
Label: Ruf Records RUF 1129
Formato: CD

01. Time Bomb
02. Hitting On Nothing
03. So Far
04. Talking Loud
05. Strong Enough To Hold You
06. Show Me
07. Motor City
08. Get Up
09. Two Moons Gone
10. Don't Start The Car
11. In The Basement

Sito ufficiale:
www.suefoley.com
Sito ufficiale:
www.deborahcoleman.com
Sito ufficiale:
www.roxannepotvin.com

Facendo una premessa immediata. L’album Time Bomb ha l'aspetto svagato e spiegazzato ed informale della jam session; si ascoltano anche le voci tra una canzone e un'altra. Nonostante queste sfumature, si pregia di tanta cura, senza snaturare l'essenza.
Le tre artiste, che sono in giro per l’Europa in seno alla prestigiosa "revue" ideata da Ruf Records, intitolata Blues Caravan 2007, sono: Roxanne Potvin, ha ventitre anni ed è candese. In questo contesto, affianca le più conosciute Sue Foley, sua connazionale, ma texana d'adozione e di stile e Deborah Coleman; le quali entrambi la superano di almeno due decenni puramente anagrafici.
In quanto a statura artistica, praticamente niente da invidiare, sebbene Deborah Coleman, che mostra di gradire molto le atmosfere funky, vedesi le riuscite Talking Loud (di James Brown) e l'originale Motor City, pare vantare un po' di esperienza e di carisma in più rispetto le altre due colleghe.
Si muovono tutte e tre le artiste su binari paralleli, ma assolutamente indipendenti, ciascuna con il suo modo di cantare, di cui l'esuberanza mista a dolcezza potrebbe essere un ideale comune denominatore, ciascuna con la sua maniera di maneggiare lo strumento ovvero la chitarra elettrica; fa drizzare un po' l'orecchio la versatilità della giovane Roxanne in confronto al piglio più maturo, equilibrato e forse più determinato di Deborah e al fare più "disilluso" della Foley.
L'album è prodotto da Kevin Bowe. Si presenta molto energico: contiene una bella miscela di rhythm'n'blues, soul e rock'n'roll, con una sezione ritmica molto evidente, possente e un pianoforte in evidenza suonato da Bruce McCabe.
L'album inizia con uno strumentale, la title track, una jam introduttiva che dimostra su quali territori si muovono le canzoni; dalla seconda canzone in poi le tre artiste si passano a vicenda il microfono, mentre le altre magari fanno i cori in versione periodo Stax.
Roxanne Potvin tira fuori grinta e talento su pezzi come la muscolare Hittin' On Nothing o sulla canzone soul, interessante, Strong Enough To Hold You e sulla canzone rhythm'n'blues Get Up! che mostra per intero le doti della sua voce.
Sue Foley preferisce le strade che conducono verso il Texas, producendo un bel rock con forti venature blues, sulle note di So Far, dalle atmosfere che ricordano vagamente certe sonorità di Bob Dylan e la spartana Two Moons Gone.
Deborah Coleman aggiunge un tocco di classe con Don't Start The Car, prima di unirsi alle altre due per la conclusiva canzone soul d’annata In The Basement, in occasione della quale ognuna fa il suo bel giro d’assolo di chitarra.
Partecipano alle incisioni Billy Thommes alla batteria, Jim Anton al basso, Mark Lickteig alle tastiere (B3 organo) e al coro, Bruce McCabe al pianoforte e wurlitzer.
(Fonte tratta dal mensile Buscadero n. 288 - Marzo 2007).

Nessun commento: